UNIONTRASPORTI / Insieme alle altre Associazioni chiesto a Salvini intervento su ostruzionismo Tirolo

Lunedí, 28 Novembre 2022

Il Land austriaca del Tirolo da anni porta avanti una politica volta a limitare il transito di mezzi pesanti non tirolesi attraverso la propria regione. Questa politica selettiva colpisce in particolar modo l’economia italiana, dal momento che dal Brennero transita oltre il 10 percento dell’intero import-export italiano. Si tratta di gran lunga della rotta commerciale via terra più importante per l’Italia. Infatti, il 70 percento delle esportazioni terrestri passano attraverso le Alpi e di queste la massima parte attraverso il Brennero, il passo che unisce le due principali manifatture d’Europa, quella germanica e quella italiana.
I divieti di circolazione tirolesi formalmente sono misure ambientali atte a garantire i valori limite della qualità dell’aria. In realtà, si tratta palesemente di limitazioni discrezionali del traffico merci europeo volte a favorire le imprese tirolesi. Innanzitutto, va ricordato come ormai da diversi anni non siano stati registrati superamenti dei valori limite lungo l’asse autostradale tirolese. In secondo luogo, va ricordato come il divieto notturno di transito, attualmente la misura tirolese più restrittiva, non impatti in alcun modo positivamente sulla qualità dell’aria lungo l’asse autostradale, producendo al contrario una concentrazione dei traffici durante il giorno, provocando code, disagi e inquinamento.
Oltre ai divieti di circolazione è in vigore anche un sistema di dosaggio al confine austro-tedesco per i mezzi diretti verso l’Italia. Tale sistema, quando attivato, crea lunghissime code con tempi di attesa attorno alle 3-4 ore per attraversare un confine Schengen nell’UE.
ANITA, CNA FITA, Confartigianato Trasporti, Conftrasporto e Uniontrasporti, società del sistema camerale italiano per questioni trasportistiche, hanno trasmesso congiuntamente al ministro Salvini un documento relativo alla situazione insostenibile al Brennero. Il documento raccoglie le posizioni e le richieste delle associazioni e del sistema camerale.
I presidenti delle quattro associazioni e di Uniontrasporti concordano sul fatto che la questione va finalmente risolta per garantire alle imprese e ai singoli conducenti di lavorare in un contesto nel quale i loro diritti nonché la libera concorrenza e circolazione vengano pienamente rispettati. Questa, l'iniziativa congiunta delle associazioni di categoria ANITA, CNA FITA, Confartigianato Trasporti, Conftrasporto e Uniontrasporti, società in-house del sistema camerale italiano per questioni trasportistiche. 

Compila il seguente modulo per ricevere la nostra newsletter:

ISCRIVITI

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza i cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego. Clicca qui per maggiori dettagli.

Ok