ARVAL ITALIA / 'Servizi, connettività ed elettrificazione': le nuove tendenze del segmento LCV

Giovedí, 3 Novembre 2022

Servizi e prodotti dedicati, ricorso alla connettività per migliorare l’efficienza della flotta e cambiamento culturale a favore dell’elettrificazione del parco.
Sono queste le principali tendenze che emergono dall’indagine “Etica e pragmatica dell’ultimo miglio: tecnologia e transizione energetica nell’evoluzione delle flotte LCV”, realizzata da Arval Mobility Observatory, un’autorevole piattaforma di ricerca e scambio di informazioni del settore delle flotte aziendali e della mobilità, in collaborazione con Econometrica.
Gli ultimi due anni, condizionati dalla diffusione della pandemia, hanno trasformato le abitudini di consumo all’insegna della digitalizzazione e delle nuove tecnologie. In questo contesto, il mercato dei veicoli commerciali sta affrontando una trasformazione che porterà grandi cambiamenti nell’arco dei prossimi anni. A distanza di due anni dalla prima indagine sulle flotte LCV, Arval Mobility Observatory ha quindi ritenuto fondamentale tornare ad ascoltare la voce delle aziende italiane per capire come stiano reagendo alle mutate necessità di business e come lo scenario attuale stia influenzando la loro visione del futuro.
Il metodo di finanziamento prevalente delle flotte LCV si conferma il noleggio a lungo termine, scelto nel 47,6% dei casi e, se si prende in considerazione anche il leasing finanziario, si evidenzia il crescente orientamento delle aziende ad allontanarsi dalla proprietà dei veicoli.
Quali sono le esigenze e gli aspetti su cui si concentra l’attenzione delle aziende nella gestione di una flotta LCV? L'obiettivo principale è quello di ottimizzare i tempi di fermo dei veicoli. Sulla base di ciò, soluzioni come la presa e riconsegna per eventi programmati e la manutenzione proattiva, sia sui veicoli che sugli allestimenti, sono i servizi che suscitano il maggior interesse, con un voto medio di 7,1. Seguono la manutenzione e la riparazione ordinaria con officina mobile (6,7) e il ricorso a veicolo sostitutivo e soluzioni di mobilità a medio termine, che vengono sempre più prese in considerazione per far fronte agli sviluppi del business e risultano opzioni in crescita rispetto a due anni fa.
La connettività si dimostra sempre più fondamentale per i fleet manager, perché permette di raccogliere i dati necessari per migliorare l'efficienza dei viaggi. Lo conferma l’interesse espresso per la generazione di KPI periodici su consumi, chilometraggi e tipologia di utilizzo dei veicoli (7,4 il voto medio, in crescita rispetto al 2020), la possibilità di avere visibilità in tempo reale degli alert di manutenzione sulla flotta (7,4) e la geolocalizzazione degli LCV (6,6). Questi si aggiungono alla priorità dei fleet manager che rimane il ricorso a strumenti per incrementare la sicurezza dei driver, importanti per l’80% di loro e con un voto medio pari a 7,8.
Per quanto concerne la transizione energetica, le informazioni raccolte dall’indagine evidenziano come molti settori presentano un chilometraggio annuo, tragitti e soste coerenti con una vantaggiosa adozione di veicoli 100% elettrici. Infatti, l'88% dei veicoli percorre una distanza media annua inferiore a 40.000 chilometri e, almeno nella metà dei casi, su percorsi urbani. Soprattutto, 8 veicoli su 10 tornano presso le sedi aziendali durante la notte, con soste che superano le 6 ore nel 63% dei casi, che rappresenta un tempo sufficiente per ricaricare la batteria degli e-LCV ed è una delle condizioni che più facilitano l'adozione di veicoli elettrificati.
 

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