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Giovedí, 19 Luglio 2018

“In questi giorni a Strasburgo è stata persa l’occasione di approvare un provvedimento che difende davvero gli interessi delle imprese e dei lavoratori dell’autotrasporto italiano. Si disfa tutto e si ricomincia daccapo: è un grave errore e mi batterò per rimediare, lottando contro quanti hanno interesse a mantenere il far west, a scapito dell’Italia”. Lo afferma l’eurodeputata del Pd Isabella De Monte, componente della commissione Trasporti e turismo, relatrice ombra dei due dossier sui tempi di guida e di riposo degli autisti e sul tachigrafo digitale, contenuti nel cosiddetto Pacchetto stradale, licenziato di recente dalla commissione Trasporti del Parlamento europeo, approdato in Aula questa settimana e inviata nuovamente alla commissione per mancanza di accordo. Secondo De Monte “c’è chi cerca di boicottare il testo approvato in commissione, con cui avevamo compiuto degli enormi passi in avanti. Quel provvedimento rappresentava un importante freno al cabotaggio e quindi al dumping sociale, prevedeva condizioni migliori per gli autisti, la garanzia del ritorno a casa entro la terza settimana, l’anticipazione dell’attivazione del tachigrafo intelligente per controlli molto più efficaci, lo stop al riposo nelle aree non attrezzate come avviene oggi. Il testo non era perfetto ma si sarebbe potuto modificare al trilogo, ma la maggior parte dei deputati ha preferito cassare tutto”. “Noi dobbiamo difendere le imprese e i lavoratori italiani – osserva De Monte – e non molleremo. Dopo l’approvazione in commissione erano anche state diffuse notizie errate e falsità sul lavoro fatto, a dimostrazione che c’è davvero chi lavora contro la possibilità di cambiare una situazione di totale deregulation. Ma la partita va portata avanti con le unghie”. 

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