IVECO Il Gruppo è al fianco del Gruppo Caviro e di Ham Italia per l'utilizzo dei biocarburanti
IVECO ha partecipato al convegno “Insieme verso il BioLNG - Nuove logiche di gestione degli appalti nel settore dei trasporti” organizzato a Faenza dal Gruppo Caviro, in collaborazione con Ham Italia. L’evento è stata l’occasione per presentare un progetto dedicato alla decarbonizzazione del trasporto pesante e alla sensibilizzazione degli autotrasportatori all'uso dei biocarburanti e del BioLNG.
Un momento di confronto che ha unito il sistema produttivo, rappresentato da Caviro, quello della filiera della biocarburazione con Ham Italia, Assocostieri e NGV Italia e quello dell’autotrasporto con la testimonianza di trasportatori che hanno già fatto esperienza con mezzi alimentati a BioLNG, Nicolosi Trasporti e Maganetti Trasporti, con il contributo di IVECO, da sempre impegnato nella decarbonizzazione del settore con la sua pionieristica esperienza nelle trazioni alternative.
La collaborazione tra Gruppo Caviro e Ham Italia è cominciata da tempo e si è consolidata con la costruzione dell’impianto per la produzione di BioLNG nello stabilimento faentino di Caviro Extra. Il biometano avanzato, che Caviro Extra produce dal 2019, viene così liquefatto ed entra nella rete di distribuzione di Ham, diventando una valida soluzione per la decarbonizzazione del trasporto pesante.
In occasione dell’evento, Fabrizio Buffa, Responsabile Gamma Media e Pesante IVECO Mercato Italia, ha dichiarato: “IVECO sostiene da sempre il valore del biometano, che costituisce l’unica tecnologia matura in grado di raggiungere la negatività carbonica con un’autonomia di 1600 km, una capacità di rifornimento equiparabile al diesel e una portata utile superiore.
Tutti elementi che vanno ad aumentare la produttività economica e ambientale di un autotrasportatore, come dimostra l’impiego degli IVECO S-Way LNG alimentati a biometano per il trasporto a lungo raggio. Inoltre, favorire lo sviluppo e la diffusione di una tecnologia come il biometano garantisce l’indipendenza energetica, andando anche a creare nuovi posti di lavoro e a valorizzare gli scarti prodotti sul territorio”.