MERCI / Caro carburante: il commento di Cinzia Franchini
Gli effetti della guerra in Siria si percepiscono anche in Italia con un rincaro dei prezzi del carburante. E mentre la quasi totalità delle aziende ha riaperto le porte dopo la chiusura estiva ecco arrivare nei distributori un incremento di prezzo che oscilla tra 0,5 centesimi e un euro. L’aumento di prezzo, questa volta non ha risparmiato nemmeno le NO LOGO. La media nazionale euro/litro oscilla intorno a 1,839 e 1,887 per benzina, 1,740 e 1,770 per diesel e 0,816 e 0,839 per GPL. I prezzi scendono di 0.08 – 0.10 centesimi se si sceglie la modalità self service. Cinzia Franchini (nella foto), Presidente CNA – FITA, commenta l'incremento: “Il nostro Paese sconta in verità chiusure protezioniste troppo forti. Il vento liberalizzatore ha travolto quasi tutti negli ultimi 15 anni tranne i soliti noti, assicurazioni, concessionari autostradali e ovviamente la distribuzione di carburante in mano alle grandi lobby del petrolio. La cosa più grave però è che su questo ritardo lo Stato non è neutrale e ci guadagna sopra con una delle tassazioni più alte in Europa (siamo al secondo posto per il gasolio). Per questa ragione la CNA-Fita ha richiesto di rompere questa cointeressenza che vede lo Stato guadagnare dall'aumento del prezzo complessivo, perché alla fine ci guadagna in percentuale”.