CRISI ACCIAIERIE D'ITALIA Le associazioni di categoria denunciano la grave difficoltà di molte imprese: “il comparto è al collasso”
Le principali associazioni di categoria dell’autotrasporto rilevano il totale disinteresse che Acciaierie d’Italia Spa ha dimostrato nei confronti del comparto: le imprese, anche a seguito di un focus svolto lo scorso venerdì, confermano di versare in gravi difficoltà a seguito dei mancati pagamenti che si stanno accumulando da mesi.
Il grido d’allarme lanciato già dall’ottobre scorso è rimasto inascoltato. La questione riveste evidentemente carattere nazionale e coinvolge una molteplicità di aree del paese (Marghera, Taranto, Novi Ligure, Genova, Padova, Racconigi, Paderno…) con imprese che da Nord a Sud Italia hanno lavorato per Acciaierie d’Italia SpA assicurando il mantenimento del ciclo produttivo e accumulando milioni di euro di crediti. Dallo stabilimento di Taranto, in particolare, giungono notizie contrastanti e non confermate circa pagamenti effettuati in favore di pochissime imprese, in spregio a qualsivoglia principio di equità e proporzionalità.
"Ci appelliamo al senso di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, da AdI ai vari Dicasteri, allo scopo di evitare che quanto già accaduto in precedenza con l’ex Ilva si ripeta con lo stesso, identico, copione che ha visto centinaia di aziende di trasporto costrette a chiudere i battenti o ad attivare intricati contenziosi per sperare di ricevere il giusto compenso per il lavoro prestato.
Auspichiamo un intervento economico importante al fine di dare respiro alle imprese del comparto: un intervento straordinario a fronte di una straordinaria situazione di crisi. Una crisi la cui genesi non può certamente attribuirsi a chi ha sempre svolto il proprio compito con puntualità e serietà.
Ribadiamo fin da ora la necessità di un tavolo permanente di confronto con le Organizzazioni maggiormente rappresentative per la gestione, anche futura, delle relazioni industriali tra azienda e fornitori dei servizi di trasporto, all’insegna della trasparenza e della correttezza che da troppo tempo sono venute a mancare".