OPEL / 30 anni fa il debutto sul mercato del pick-up Campo

Mercoledí, 1 Giugno 2022

All’inizio degli Anni ’90 Opel entrava prepotentemente nel mercato dei fuoristrada all’epoca in grande espansione. Al fortunato lancio di Opel Frontera, nel 1991, fece infatti seguito quello dei pick-up Opel Campo, lanciati già l’anno seguente in due differenti versioni che proponevano un mezzo polivalente, dalle provate capacità come veicolo da lavoro e capace al tempo stesso di prestarsi ad un impiego per così dire "sportivo" nel tempo libero.
Trenta anni fa, nel maggio 1992, debuttava sul mercato italiano la versione Sportscab con cabina allungata e 2 porte che a settembre fu affiancata dalla Crewcab con carrozzeria a 4 porte e cassone posteriore accorciato di 34 centimetri per offrire 5 comodi posti all'interno dell'abitacolo. Il processo di progressivo inserimento della Opel nel segmento dei veicoli per il tempo libero era ormai innescato.
Le due versioni di Opel Campo condividevano la componente meccanica: motore diesel ad iniezione diretta di 2,5 litri da 76 CV (56 kW), trazione integrale inseribile per un utilizzo sempre ottimale in fuoristrada come su strada asfaltata ed ancora sospensioni, sterzo e freni studiati per rispondere nella maniera migliore alle più svariate condizioni di impiego nelle quali il veicolo potesse venirsi a trovare. La sospensione anteriore era di tipo indipendente con barre di torsione, mentre quella posteriore era a ponte rigido con balestra semiellittica a flessibilità variabile per meglio sopportare elevati carichi sul cassone. Lo sterzo a circolazione di sfere era servoassistito per agevolare la manovrabilità nella guida in fuoristrada ed in condizioni particolari come, ad esempio, le manovre di parcheggio. Opel Campo disponeva inoltre di freni anteriori a disco autoventilati e posteriori a tamburo tutti auto-registranti. 

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