CONFTRASPORTO- FEDERLOGISTICA / 'Attacchi informatici spaventano più del covid'

Giovedí, 27 Gennaio 2022

L’attacco informatico spaventa più del Covid. Lo dice un sondaggio diramato nei giorni scorsi Risk Barometer. Secondo il 57% degli intervistati, la principale minaccia del 2022 è il ransomware, ovvero il cyberatacco che cripta i dati del computer colpito, cui segue una richiesta di riscatto per renderli ancora visibili. Un fenomeno in crescita, che non risparmia uno dei settori-chiave della nostra economia, quello dei trasporti e della logistica.
Se ne è parlato tre giorni fa, durante l’evento streaming organizzato da Federlogistica, Confcommercio e Conftrasporto che nei mesi scorsi hanno dato vita alla "Logistic Digital Community", la comunità virtuale tra gli operatori del settore, di cui Consorzio Global è partner tecnico.
L’iniziativa, “Cyber security, un’emergenza per la filiera dei Trasporti e della Logistica”, è la seconda messa in campo dalla Logistic Digital Community, che ha visto tra i protagonisti il sindaco di Genova Marco Bucci e del presidente nazionale di Federlogistica-Conftrasporto, Luigi Merlo. Tra i relatori, Paola Girdinio- docente di Elettrotecnica all’Università degli Studi di Genova, e Giovanni Satta- docente di Economia dell’Università degli Studi di Genova.
Ad aprire i lavori, i presidenti di Federlogistica Liguria, Davide Falteri e di Confcommercio Genova, Paolo Odone; presenti in sala anche i presidenti di AssArmatori, Stefano Messina, e di Assagenti, Paolo Pessina. Quattro i piani di discussione: tecnologico, economico, legale e assicurativo, trattati da altrettanti relatori nella round table organizzata nella sede di Liguria Digitale, la società che ha recentemente siglato un protocollo d’intesa con la Polizia Postale per la lotta al cyber crime.
Nel 2021 le aziende dei trasporti, dello stoccaggio e della consegna sono state tra i primi tre obiettivi colpiti più duramente dagli attacchi informatici; nei primi 6 mesi dell’anno 4 organizzazioni su 5 hanno subito una minaccia che ha sfruttato una vulnerabilità nel proprio ecosistema di fornitori terzi. Il costo medio di una violazione dei dati è salito a circa 3,56 milioni di dollari, mentre il pagamento medio di un riscatto del ransomware ha subito un’impennata del 33%, superando i 100.000 dollari.
I cyberattacchi nei porti del mondo. Nel giugno del 2017, quasi 80 porti e terminal in tutto il mondo si sono fermati o hanno subito ritardi significativi, tra cui il porto di New York e del New Jersey, il porto di Los Angeles, il porto di Rotterdam (il più grande d’Europa) e il porto vicino a Mumbai, il più grande porto container dell’India. La causa: attacco ransomware alla compagnia di spedizioni A.P. Moller-Maersk, costato alla compagnia 300 milioni di dollari. Senza possibilità di pulire i sistemi informatici infetti, Maersk ha dovuto ricostruire una parte significativa della sua infrastruttura IT, installando oltre 50.000 nuovi PC, server e applicazioni in due settimane.
Per difendersi da tali minacce, le organizzazioni devono adottare un approccio “pervasivo” alla sicurezza della posta elettronica, integrando strumenti di sicurezza che consentano una maggiore visibilità all’interno e oltre il perimetro. E poi c’è la formazione, uno dei requisiti necessari per poter accendere una polizza assicurativa contro i danni in campo informatico. 

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